Hai mai notato che la tua schiena diventa più rigida con il cambio del tempo?
Magari il tuo dolore peggiora ancora di più quando piove?
O come diceva tua nonna, segna il tempo?
In questo articolo ti svelo perché e come rimediare.
Lasciami dire che la ricerca scientifica non ha ancora confermato un legame di causa ed effetto tra meteo e dolori articolari.
Nonostante questo molte persone insistono sul fatto che possono prevedere il meteo sulla base di tali dolori.
E a buona ragione perché è evidente che moltissime persone, me compreso, sentono dei cambiamenti nel proprio corpo quando il meteo cambia.
Ci sono 3 elementi da considerare quando parliamo di come il meteo influenza il corpo:
- la temperatura (caldo o freddo)
- Umidità relativa (umido o secco)
- Pressione atmosferica (bassa o alta)

Temperatura
Se partiamo dalla temperatura e dolori, certamente il freddo è la prima cosa che ti viene in mente.
La temperatura bassa invece è un qualcosa di più controverso e ancora non ben definito.
L’evidenza empirica e anche l’evidenza logica dimostrano che è comunque l’elemento meno impattante.
Uno studio, pubblicato nel 2016, ha studiato il legame tra il clima e il dolore associato alle fratture ossee. I ricercatori hanno esaminato i dati di 2.369 visite mediche dopo che i pazienti hanno subito fratture ossee.
Durante gli appuntamenti di follow-up, i ricercatori hanno chiesto ai pazienti quanto dolore stavano provando e hanno registrato i dati meteorologici locali per quel giorno, tra cui temperatura, pressione atmosferica e umidità.
Ma lo studio NON ha rilevato che la bassa temperatura peggiora il dolore.
Il freddo potrebbe non apportare un peggioramento proprio perché ha un effetto antinfiammatorio.
Infatti se hai mai preso una storta ti è stato consigliato di mettere il ghiaccio proprio per inibire il dolore e diminuire il gonfiore dovuto all’infiammazione.
Invece, sorprendentemente, i pazienti hanno riportato più dolore quando la temperatura esterna era superiore a 35 gradi.
Il che se ci pensi è abbastanza logico perché hai mai notato che quando fa molto caldo, le dita o le caviglie ti si gonfiano?
Ecco lo stesso può succedere a tutte le altre parti del corpo e la schiena potrebbe essere una di queste.
E quando si gonfiano le articolazioni diventano più rigide e possono causare più dolore.
Umidità relativa (umido o secco)
Per quanto riguarda la pressione atmosferica e l’umidità invece…
Sempre nello studio che citavo prima, i pazienti hanno riferito più dolore se la pressione atmosferica era bassa e se l’umidità relativa era superiore al 70% – che spesso è una condizione presente proprio prima dei temporali e delle tempeste.
Pressione atmosferica (bassa o alta)
Diversi studi infatti hanno notato che una minore pressione dell’aria, la quale circonda il corpo, può consentire l’espansione di muscoli, tendini e altri tessuti attorno alle articolazioni.
Quindi i tessuti si gonfiano e questo può esercitare pressione sulle articolazioni, causando eventualmente dolore.
Il cambiamento della pressione barometrica rende i nervi più irritabili e più sensibili.
Un’altra teoria particolarmente interessante ha a che fare con l’adrenalina e cortisolo.
Sono due ormoni che fanno anche da antidolorifico e antinfiammatorio.
La teoria è che i nostri corpi rallentano la produzione di adrenalina e cortisolo la sera, così possiamo andare a dormire.
Fa parte del nostro ritmo circadiano.
Il rovescio della medaglia è che non abbiamo questi ormoni che ci aiutano a sentirci meglio.
Quindi il dolore aumenta.
Qualcosa di simile accade quando sta arrivando una tempesta o un temporale.
Hai mai conosciuto qualcuno che potesse “annusare” la neve o la pioggia prima che arrivasse?
Quello che “annusano” è un cambiamento nella carica elettrica nell’aria.
Viene descritto come un odore “metallico”.
Tutti gli atomi hanno una carica positiva o negativa in modo che possano legarsi per formare molecole.
Quando la pressione atmosferica scende, la carica positiva, o “ioni”, aumenta, provocando una diminuzione del cortisolo nel corpo.
Questo accade a tutte le creature che hanno ghiandole surrenali, in altre parole a tutti i mammiferi.
Quindi, cosa fare?

Innanzitutto, se i cambiamenti meteorologici influenzano così negativamente il tuo corpo, secondo la mia esperienza l’obiettivo numero uno è quello di migliorare la tua condizione di base per avere meno problemi.
Mi spiego meglio.
Prendiamo una scala qualitativa di 10 punti. Dove 10 su 10 è il massimo della salute (e quindi non ha dolore e sei libera di fare quello che vuoi), e 1 su 10 è il minimo (hai dolori di ogni genere e non riesci praticamente a fare niente).
Supponiamo che in maniera standard per tutte le persone, il cambiamento meteorologico diminuisca di 3 punti lo stato di salute del tuo sistema neuro-muscolo-scheletrico.
Se hai uno stato di salute 10 su 10, questo nei giorni di brutto tempo scenderà a 7 su 10, il che è comunque uno stato di salute buono, che ti permette di fare tutte le tue attività. Magari ti sentirai un po’ più rigida, ma sarai ancora in grado di vivere la tua vita serenamente.
Ora immaginati di essere invece a 7 su 10 di solito, significa che il tuo livello con il meteo contro scenderà a 4 su 10, e ti garantisco che in quel caso noterai di più il cambiamento, perché la funzione del tuo corpo sarà decisamente diversa e avrai più ostacoli da superare, perché una condizione 4 su 10 non è sufficiente per sentirti bene.
Ancora peggio se già parti da ancora più in basso.
Quindi il suggerimento è certamente migliorare il tuo stato di salute neuro-muscolo-scheletrica lavorando attivamente sulle 3 aree più impattanti che sono allenamento, stile di vita e alimentazione.
Appurato questo aspetto, passiamo agli accorgimenti che puoi adottare per mitigare gli effetti del meteo avverso.
Accorgimenti rapidi dell’ultimo minuto
- Muoviti di più per quanto possibile.
Questo farà lubrificare al meglio le articolazioni oltre ad attivare i muscoli che le sostengono. Creerai così un equilibrio e una stabilità articolare che solitamente riduce il dolore.
Oltre a questo la circolazione sanguigna e della linfa permette di “drenare” i liquidi che tendono a ristagnare e a far aumentare l’infiammazione corporea. Specialmente se carichi di tossine.
- Comprimi le articolazioni doloranti.

Un po’ per lo stesso motivo di sopra, comprimere dall’esterno aiuta a “sgonfiare” la zona a far drenare i liquidi e a stabilizzare le articolazioni. Un po’ come farebbe la pressione atmosferica più alta.
- Diminuisci l’umidità dell’ambiente in cui vivi.
Usare un deumidificatore per esempio, aiuta a ridurre la quantità di vapore acqueo nell’aria e di conseguenza permette un leggero aumento della pressione dell’aria, che appunto farà stare un po’ meglio le articolazioni.
- Stai a contatto diretto con la terra (earthing/grounding/messa a terra)

Siccome il brutto tempo diminuisce le naturali risorse antinfiammatorie del corpo, sfruttare il sistema di messa a terra ti permette proprio di abbassare l’infiammazione.
Infatti il contatto con la terra riempie il tuo corpo di elettroni, i quali sono antinfiammatori.
Quindi mettiti a piedi nudi a contatto con una superficie naturale (erba, roccia, terra, sabbia).
Se non hai la possibilità di uscire di casa ci sono anche degli strumenti come tappetini che vanno attaccati via cavo alla messa a terra per riprodurre lo stesso effetto.
Questo è quanto per migliorare il tuo mal di schiena quando il meteo peggiora.
Vuoi lavorare a monte e risolvere il tuo mal di schiena cronico?
Allora dovresti iniziare a lavorare sulle 3 aree più importanti che migliorano il dolore cronico all’origine.
Per questo posso darti una mano a identificare cosa fare nel tuo caso.
Puoi partecipare gratis (per ora) alla mia “Super-Analisi del Mal di Schiena”.
Valuterò personalmente la tua situazione, facendoti l’analisi più approfondita che tu abbia mai fatto (impiegherò oltre 2 ore del mio tempo).
Capirai dunque quali sono le attività necessarie e cucite su misura per te che ti faranno dire addio al dolore cronico.
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A presto,
Filippo