È probabile che se hai mal di schiena, specialmente se cronico, hai provato diverse soluzioni.
Magari hai fatto fisioterapia oppure osteopatia. Magari hai preso antidolorifici o antinfiammatori. Oppure hai fatto infiltrazioni o ozonoterapia.
Nei casi più estremi, hai già subito un intervento chirurgico.
Nei casi più sporadici hai anche provato a fare qualche esercizio: di stretching o di rinforzo muscolare.
Tutto questo con o senza continuità.
Ma se sei qui a leggere questo articolo è probabile che nulla di tutto questo abbia dato la risposta e la soluzione che cercavi. Almeno nel lungo termine.
In questo articolo cerco di portare un po’ di luce su un aspetto totalmente ignorato nella pratica della risoluzione del dolore alla schiena.
Teoricamente qualche professionista del settore riabilitazione è a conoscenza, di parte, di quello che stai per leggere in questo articolo.
Ma comunque per una questione di abitudine e prassi comune, nei protocolli pratici di intervento viene (quasi) completamente ignorato.
Di cosa sto parlando?
Del fatto che il tuo dolore è totalmente causato da un unico responsabile.
Nel 100% dei casi è così.
È scientificamente provato.
La causa è il tuo sistema nervoso.
Quello che causa e ti fa sentire il dolore è il tuo sistema nervoso.
Come ti dicevo prima, se lo chiedi a qualunque professionista del settore (e se è sufficientemente competente) ti darà la stessa risposta.
Ma l’informazione senza applicazione pratica è inutile.
Ora non sono qui per farti una noiosa lezione di come il tuo sistema nervoso sia in grado di farti provare dolore.
Accenno giusto un paio di cose essenziali che dovresti sapere per capire di cosa parliamo.
Così avrai quegli strumenti per valutare se quello che stai facendo adesso o quello che hai fatto in passato ha senso (o meno) e perché.
Farò del mio meglio per essere il meno noioso possibile.
Partiamo dalla prima nozione.
Cos’è il sistema nervoso?
Molto semplicemente.
Sistema nervoso = Cervello + nervi

Quindi ogni volta che leggi sistema nervoso, immaginati il tuo cervello più tutti i nervi che escono da esso e finiscono in ogni millimetro del tuo corpo.
Ci sono diversi modi in cui si può categorizzare porzioni del sistema nervoso che ricoprono varie funzioni del corpo.
Magari hai sentito parlare di sistema nervoso centrale (SNC), sistema nervoso periferico (SNP), sistema nervoso somatico (o volontario), sistema nervoso autonomo (SNA), sistema nervoso simpatico, sistema nervoso parasimpatico, sistema limbico ed altre divisioni.
Ora non è importante che tu sappia tutto questo per risolvere il tuo problema alla schiena.
Di queste suddivisioni è fondamentale che tu conosca due facce della stessa medaglia:
- la divisione simpatica del sistema nervoso si occupa di attivare una serie di reazioni che facilitano la ancestrale risposta di “lotta o fuggi” (fight or flight)
- la divisione parasimpatica si occupa di attivare la risposta “riposo e digestione” (rest and digest).
Tienilo a mente per ciò che leggerai tra poco.
Altra nozione essenziale che tu sappia…
Il sistema nervoso controlla in tutto e per tutto il tuo corpo.
Proprio tutto. Qualunque cosa che ti viene in mente, sia volontaria che involontaria è controllata da quell’insieme di cervello e nervi.
Semplificando parliamo dei due aspetti che ti riguardano in questo caso:
- Controlla i tuoi muscoli (e le tue articolazioni), controllando di fatto il movimento.
- Controlla il tuo sistema ormonale.
Controllo del sistema ormonale.
Ora vedremo perché è importante accennare a questo aspetto.
La risposta ormonale è controllata tramite la risposta agli stress e alle emozioni.
Quando il tuo corpo subisce uno stress o prova un’emozione (per esempio la paura) attiva una serie di ghiandole che producono delle molecole (gli ormoni) che provocano una risposta fisica del corpo per far fronte a detto stress o emozione.
Questa attivazione è a carico del sistema nervoso simpatico.
Ecco perché prima ti ho chiesto di ricordarti questa suddivisione.
Questa cascata ormonale fa sì che il tuo battito cardiaco, la tua respirazione, sudorazione e dilatazione pupillare aumentino.
Per preparare il tuo corpo ad un imminente sforzo attiva anche una serie di funzioni involontarie nei tuoi muscoli.
Di cui ora ti parlerò
Controllo del sistema muscolo-scheletrico
I muscoli scheletrici (quelli attaccati alle ossa e che permettono il movimento) possono essere attivati sia in modo volontario che in modo involontario.
Per esempio puoi decidere volontariamente di spostare una gamba (e di conseguenza attivare tutti i muscoli che ti permettono di farlo) o puoi perdere l’equilibrio e spostare involontariamente (istintivamente) una gamba, senza pensare al movimento da compiere, nè tanto meno all’attivazione dei suoi muscoli.
Questo aspetto è importante perché dicevo che il sistema simpatico, attraverso la risposta allo stress, favorisce l’attivazione dei muscoli posturali antigravitazionali.
In particolare interviene sul tono, la forza, la lunghezza o il rilassamento dei muscoli.
Questi possono sembrare aspetti positivi. E lo sono solo quando lo stimolo è acuto e sporadico, poiché ti permettono di sopravvivere.
Se la stimolazione dello stress diventa cronica iniziano i problemi.
Poiché pensa a questa analogia.
Immagina la risposta allo stress come se fosse l’interruttore della luce.
Non è che accendere l’interruttore sia un problema, è che essere incapace di spegnerlo può rivelarsi costoso a lungo termine.
Finirà per subire un surriscaldamento fino ad arrivare a un esaurimento delle risorse e delle capacità.
Il dolore in tutto questo cosa c’entra?

L’insieme del tuo cervello e dei nervi non è solo un cabina di controllo centrale che manda segnali verso l’esterno.
Il sistema nervoso è un sistema bilaterale che è in grado anche di recepire segnali provenienti dall’esterno.
Pensa quando metti la mano sul fuoco.
I nervi della tua mano percepiscono un’alterazione (in questo caso il calore) e mandano l’informazione al il tuo cervello.
Questo manda indietro il segnale di dolore alla mano, che funge da ordine per dirle, in questo caso, di spostarsi il più in fretta possibile.
Questi recettori si chiamano nocicettori. Cioè recettori del dolore.
Rispondono a vari stimoli.
Tra cui lo stimolo meccanico.
Se il tuo corpo rimane continuamente attivato (bloccato) in una certa posizione, questa creerà delle tensioni continue in un insieme di muscoli e articolazioni.
Queste tensioni continue porteranno il tuo corpo a subire delle pressioni meccaniche che porteranno a danni reali o POTENZIALI.
I quali verranno notificati dal cervello con il segnale di dolore!
Un dolore che dice di non muoversi IN QUEL MODO.
Non di evitare il movimento in assoluto, ma semplicemente nel modo in cui lo stai facendo ora.
Il segnale è molto primitivo che ha il compito di avvisarti a fatti come muoverti o cosa fare o evitare.
Non ha il compito di spiegarti a parole come.
Senza dolore, il movimento va bene. Con dolore, il movimento va male.
È un sistema di comunicazione binario.
Bianco o nero.
Sì o no.
Ecco perché quando dico che il dolore è causato nel 100% dei casi dal tuo sistema nervoso.
No sistema nervoso, no dolore.
O meglio…
No comunicazione tra nocicettori e cervello = no dolore.
Hai visto il film “Quasi amici”?
Quella pellicola dove i due protagonisti sono un tetraplegico (Philippe) e il suo nuovo e insolito badante (Driss).
Giusto per chiarire, un tetraplegico è una persona che ha perso il controllo e la sensibilità del suo corpo dal collo in giù.
In una scena comica del film Driss prova a versare dell’acqua bollente sulle gambe di Philippe per vedere se davvero non sente nulla. Ed ovviamente è così perché, non c’è comunicazione tra cervello e periferia.
Ora la soluzione NON è diventare insensibile al dolore o rendere inefficace la funzione dei nocicettori.
Versare dell’acqua bollente sul tuo corpo provoca dei danni reali.
Perché allo stesso tempo i nocicettori percepiscono anche danni POTENZIALI, vale a dire danni che ancora non ci sono, ma che a lungo andare potrebbero comparire.
Per esempio se hai fatto delle visite e “non hanno trovato nulla”, questo è sicuramente il tuo caso.
Ma anche se avessero trovato qualcosa di danneggiato, non è detto che sia quello il colpevole del dolore (ma questo è materiale per un altro articolo).
Come dicevo, e concludendo questo articolo, il dolore è tutto creato nel cervello.
E questo aspetto è la base da cui partire per creare una soluzione al dolore.
Se vuoi risolvere il mal di schiena cronico in modo definitivo, allora dovrai affidarti a un piano di guarigione ben preciso.
Un piano che abbia alla base un lavoro attivo (e non passivo come gli antidolorifici) sul tuo sistema nervoso perché è lì che il dolore è interamente creato.
Ricorda che questo è fondamentale per ridurre per sempre il dolore, o comunque per diminuire drasticamente le possibilità che questo si ripresenti.
Ci sono due aspetti da approfondire ancora per quanto riguarda il coinvolgimento del sistema nervoso.
- La risposta allo stress (di cui ho già accennato qualcosa in questo articolo)
- La naturale asimmetria del corpo umano.
Approfondirò questi due temi in specifici spazi, per evitare di appesantire troppo questo articolo.
Li trovi qui:
- Cosa causa il mal di schiena? Parte 2: Lo stress
- Cosa causa il mal di schiena? Parte 3: L’asimmetria del corpo umano
Se vuoi invece avere SUBITO più informazioni su quali altre cause possono provocarti il mal di schiena cronico e soprattutto quali sono le soluzioni più efficaci per ridurre per sempre il dolore, ho creato una video serie totalmente gratuita.
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In bocca al lupo per la tua guarigione dal mal di schiena cronico!
Filippo Saggin