3 Modi Nuovi per Eliminare il Mal di Schiena Cronico

Dico sempre ai miei clienti che c’è una differenza tra il mal di schiena acuto (quello che ti fa rimanere bloccata come un fulmine a ciel sereno) e il mal di schiena cronico e quotidiano.

La differenza più evidente è il tipo di dolore e l’intensità con cui si manifesta.

Il dolore acuto solitamente è più forte e “pungente” rispetto a quello cronico. Che infatti viene solitamente definito come un fastidio.

Un’altra differenza (la più utile che devi sapere) è che le due tipologie hanno cause differenti.

Il mal di schiena acuto si verifica in seguito alla stimolazione improvvisa ed eccessiva del sistema nervoso (leggi cervello e nervi), che si attiva come meccanismo di protezione del corpo.

Il cervello ti fa quindi percepire il dolore per evitare ulteriori danni.

Il quotidiano fastidio alla schiena è sempre stimolato dal cervello e dai nervi allo stesso modo, ma per un motivo diverso.

Viene stimolato perché il corpo non è in grado di evitare una certa posizione tra ossa e muscoli.

Quindi, ha più a che fare con l’immobilità articolare giornaliera.

Avendo cause diverse, ne deriva che anche il “trattamento” deve essere diverso.

Infatti le soluzioni da adottare devono essere specifiche per risolvere la causa.

E non specifiche per il dolore a prescindere. Che è solo un sintomo.

Ecco perché con il post di oggi voglio parlarti di 3 nuovi e specifici modi per risolvere il fastidio cronico alla schiena.

Partiamo dal primo.

1) Respira meglio

Le tecniche di respirazione sono sicuramente molto in voga negli ultimi tempi.

Da quando yoga e meditazione sono entrati nel mondo occidentale.

Sicuramente ci sono molte più persone che si sono interessate all’argomento per i potenziali benefici che queste pratiche apportano al corpo.

Anche nel campo della riduzione del dolore e degli infortuni, sta prendendo sempre più piede.

La funzione della respirazione è quella ovviamente di fornire ossigeno al corpo nella quantità e con la frequenza corretta.

Facendo questo ti permette di “rilassare” il corpo.

Precisamente inibisce il sistema nervoso simpatico, attivando invece il sistema nervoso parasimpatico.

Detto in maniera semplice, ti fa entrare in stato di relax. 

L’opposto dello stress.

Questo garantisce che il dolore si affievolisce sia per via diretta tramite “rimodulazione” del sistema nervoso e sia in modo indiretto perché fa rilassare i muscoli.

Avrai provato a sentire che quando sei sotto stress i muscoli del collo e della schiena si irrigidiscono di più?!

Ecco quando ti rilassi, funziona al contrario. I muscoli si rilassano.

La tecnica base di respirazione che consiglio è molto semplice.

Ed è la seguente.

  • Ti posizioni seduto su una sedia o sdraiato a terra con le gambe piegate.
  • Inspiri dal naso (tenendo la bocca chiusa) con calma e incamerando tanta aria quanto riesci, ma senza forzare.
  • Poi espiri, soffiando dalla bocca come se dovessi gonfiare un palloncino di plastica. Soffia fino a che non hai più aria nei polmoni. Ti dovrai sforzare parecchio in questo caso. Potresti addirittura sentire che gli addominali si “tirano” un po’. Come se si induriscono.
  • Cerca di non sforzare il collo per buttare fuori l’aria (all’inizio ti verrà spontaneo, ma se lo farai più e più volte diventerà sempre più facile).
  • Una volta completata l’espirazione, tieni la tensione nel corpo, senza respirare di nuovo per 3 secondi.
  • Poi ripeti il ciclo di respirazione.
  • Quindi inspiri di nuovo dal naso con calma ed espiri forzando l’uscita dell’aria dalla bocca.
  • Fai 5 o 6 respirazioni di questo tipo e poi riposati 1 o 2 minuti, prima di ripetere eventualmente l’esercizio.

Idealmente se lo facessi tutti i giorni noteresti dei grandi benefici.

2) Adotta posizioni più naturali per il tuo corpo

(ATTENZIONE: maneggiare con cautela)

Oggi viviamo in una condizione ambientale completamente diversa rispetto a quella a cui il nostro corpo è stato abituato per milioni di anni.

Non c’è bisogno di andare indietro di milioni di anni.

La nostra vita è diversa anche solo rispetto a quella delle popolazioni che attualmente vivono allo stato brado.

E non è un caso che loro non soffrono di mal di schiena.

A testimoniarlo, infatti c’è il libro del biologo evoluzionista di Harvard Daniel Lieberman “La storia del corpo umano” [1].

Quando dico diversa non mi riferisco all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra che noi abbiamo, mentre loro no. 

Che sicuramente sono un fattore importante per la salute (nostra e del pianeta).

Mi riferisco precisamente alla situazione tecnologica.

La tecnologia non è solo a cellulare, computer e televisione.

Tecnologia sono anche gli oggetti di comfort quotidiano che usiamo tutti. Sedia, tavolo, divano, letto.

Sono tutti oggetti frutto dello sviluppo tecnologico dei secoli passati.

Ora stai tranquilla, non ti dico che questi siano il male assoluto.

Dopotutto, quanto è bello buttarsi sul divano dopo una giornata di lavoro faticosa?

Il discorso però è un altro,

Bisogna controbilanciare il costante utilizzo di questi oggetti con le posizioni a cui il nostro corpo è abituato da milioni di anni.

Stare seduta in massima accosciata (il cosiddetto squat), sdraiarsi a terra su una superficie dura, camminare scalzi, stare appesi con le braccia a un ramo piuttosto che una sbarra.

Questi sono solo alcuni esempi di attività a cui va sottoposto il nostro corpo, affinché si mantenga sano e in salute.

— ATTENZIONE —

Il problema di queste attività è che sono attività completamente opposte a quelle a cui probabilmente il tuo corpo è abituato adesso.

Per cui potrebbero creare uno stress troppo grande al tuo fisico.

E quindi potrebbe peggiorare la situazione se non viene fatto nel modo giusto.

La strada perfetta è soggettiva. Il tuo punto di partenza determina precisamente cosa fare.

Quindi prima di arrivare a fare o mantenere certe posizioni, devi comunque preparare il tuo corpo se non è pronto.

3) Cambia i tuoi pensieri

Detta così sembra una cosa strana. Quasi mistica.

Lascia che ti spieghi il lato scientifico della mia affermazione.

Uno dei fattori più rilevanti e costantemente correlati ai dolori muscolo-scheletrici (tra cui il mal di schiena appunto) è l’assetto psicologico di una persona.

Ed è dimostrato in numerosi studi (te ne riporto solo 2 in calce come esempio [2,3]).

L’assetto psicologico racchiude in sé un insieme di elementi tra cui:

  • Stress
  • Ansia
  • Depressione
  • Insoddisfazione
  • Poco supporto sociale

Tutti questi fattori, seppur possano sembrare astratti, in realtà hanno un gigantesco impatto sul sistema nervoso (cervello e nervi).

Il sistema nervoso in seguito alla sua stimolazione produce delle reazioni fisiche “tangibili”.

Basta pensare che quando ti spaventi per via di un pericolo improvviso.

Prova a pensare a quando stai passando con il verde al semaforo e una macchina sfreccia di fronte a te nonostante ci fosse il rosso per lei.

Il cervello lo trasforma in una sensazione fisica e tangibile.

Il corpo rilascia adrenalina, il cuore aumenta i battiti, la vista si acuisce, inizi a sudare.

In realtà poi non è effettivamente successo nulla al tuo corpo.

La prova provata che un evento astratto può creare una reazione fisica è questa.

Anche con il dolore alla schiena è uguale.

Ecco perché negli studi scientifici emerge che chi soffre di mal di schiena può soffrire anche di una qualche forma di disturbo mentale.

Che non significa avere una malattia mentale.

Ma semplicemente che la propria mente non è al 100% delle sue possibilità.

Vuoi perché la tua vita non ti soddisfa appieno o ti deprime.

Piuttosto che hai subito un evento traumatico e soffri di ansia.

Sono disturbi temporanei dovuti a cause precise (e a volte astratte) che ti sono capitate.

Cambiare come pensi quando sei in questo stato non è sicuramente facile.

Ci vuole la volontà, le tecniche giuste e l’ambiente corretto per applicarlo.

Quello che ci devi mettere tu è la volontà.

Per le tecniche e l’ambiente giusto basta che tu capisca quello che fa al caso tuo. E poi le apprenda. E soprattutto poi le metti in pratica.

Vuoi scoprire quali altre cause possono provocare il mal di schiena cronico e soprattutto quali sono le soluzioni più efficaci per ridurre per sempre il dolore?

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In bocca al lupo per la tua guarigione dal mal di schiena cronico!

Filippo Saggin

Riferimenti:

[1] Daniel Lieberman. The Story of the Human Body: Evolution, Health, and Disease. 2013. Pantheon Books: New York. ISBN: (Paperback) 978-0307379412.

[2] Eckhoff and Kvernmo: Musculoskeletal pain in Arctic indigenous and non-indigenous adolescents, prevalence and associations with psychosocial factors: a population-based study. BMC Public Health 2014 14:617. *

[3] Hoy et al. The Epidemiology of low back pain. Best Pract Res Clin Rheumatol 2010 Dec;24(6):769-81. doi: 10.1016/j.berh.2010.10.002.


Tag

Dolore, Mal di schiena


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